L’Italia è fra i Paesi che più si distinguono a livello globale per il proprio settore nautico.
I cantieri navali italiani sono fra i più scelti in tutto il mondo, in particolare per la produzione di imbarcazioni da diporto come superyacht e megayacht.
Ma qual è la situazione attuale dei cantieri nautici d’Italia, nello specifico?
Quali sono gli stabilimenti principali nel nostro Paese e quali sfide riserva il futuro per il settore nautico?
In questo breve approfondimento vediamo quali sono i cantieri nautici più grandi d’Italia, quali sono gli ostacoli che il settore sarà chiamato ad affrontare nei prossimi anni e come le piccole e medio imprese nautiche possono farvi fronte.
Quanti sono i cantieri navali italiani
Partiamo con un quadro generale dei cantieri navali in Italia, indagando innanzitutto sul loro numero.
Ad oggi – stando alle ultime statistiche – i cantieri nautici italiani sono 350, su un totale di circa 2.500 in Europa e 6.000 in tutto il mondo.
L’Italia è leader in una nicchia specifica – cioè quella della produzione di yacht di lusso, la cui gran parte viene esportata all’estero (circa il 90%).
Lo scenario dei cantieri navali italiani è dominato per lo più da piccole e medio imprese (soprattutto dalle prime) e il numero medio di dipendenti per ciascuna di esse è pari a 14 addetti.
Qual è il più grande cantiere navale in Italia?
Fra i cantieri navali italiani, alcuni in particolare si distinguono per le proprie dimensioni, andando in contrasto con la maggior parte dei cantieri nautici nel Belpaese che, come abbiamo visto, sono dominati da piccole e medio imprese.
Qui di seguito vediamo alcuni fra i cantieri navali più grandi d’Italia, tenendo conto di fattori come dimensioni fisiche, numero di dipendenti e quantità di progetti completati su base annua.
Ecco una breve lista:
Stabilimento di Fincantieri a Monfalcone (in Friuli-Venezia Giulia)
Fra i cantieri navali italiani più grandi per dimensioni, lo stabilimento produttivo di Fincantieri a Monfalcone è un vero e proprio gioiello dell’industria nautica nel nostro Paese.
Si tratta del cantiere più grande del gruppo, con oltre 1.800 dipendenti al lavoro (circa 600 in più rispetto agli addetti dello stabilimento di Marghera – il secondo per dimensione del gruppo Fincantieri).
Ad oggi, lo stabilimento è impegnato nella costruzione di navi da crociera ad alto tonnellaggio, destinate ai principali operatori crocieristici del mondo.
In totale, il cantiere nautico di Fincantieri si estende per 787.000 metri quadrati, di cui 252.000 coperti.
Cantieri Azimut-Benetti
Il gruppo Azimut-Benetti è un fiore all’occhiello dell’industria nautica italiana.
In mano alla famiglia Vitelli da oltre mezzo secolo, costituisce il più grande gruppo privato del settore nautico a livello globale.
Il suo cantiere principale è quello di Avigliana, che rappresenta il centro nevralgico delle operazioni del gruppo.
Nonostante le dimensioni modeste rispetto ai più grandi cantieri navali italiani, lo stabilimento contribuisce a rendere l’azienda nautica una fra quelle con il più alto numero di progetti completati, pari a 128 nel 2022.
Cantieri navali di Riva Trigoso a Genova
I cantieri navali di Riva Trigoso, a Genova, sono costituiti da due stabilimenti di Fincantieri, che danno lavoro a un totale di circa 900 addetti.
Si tratta di uno fra i più grandi cantieri nautici italiani destinati alla produzione di imbarcazioni militari – un’attività che, a livello nazionale, si concentra per lo più nell’area di Genova.
Il nuovo cantiere navale più grande d’Italia sarà completato nel 2030
Oltre ai cantieri nautici elencati sinora, degno di nota è lo stabilimento Fincantieri in costruzione a Sestri Ponente, Genova, che dovrebbe vedere la luce nell’anno 2030 (stando alle ultime stime).
Una volta completato, lo stabilimento rappresenterà il cantiere navale più grande d’Italia e permetterà a Fincantieri di produrre agevolmente imbarcazioni con tonnellaggio superiore alle 200 tonnellate di stazza lorda.
Questo consentirà all’azienda (e in generale, al settore nautico italiano) di competere con il suo grande rivale, la francese Chantiers de l’Atlantique, che già lavora frequentemente su navi di queste dimensioni.
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Le nuove sfide dei cantieri navali italiani
Nonostante la situazione dell’industria nautica italiana sia positiva a livello globale, è importante che il settore rimanga ricettivo e pronto ad affrontare le sfide che il futuro presenta.
In particolare, possiamo evidenziare i principali grattacapi che i cantieri navali italiani saranno chiamati a fronteggiare dividendoli in poche, specifiche macro-aree:
- Competizione internazionale
Come in qualsiasi settore, i cantieri nautici italiani dovrebbero rimanere ricettivi nei confronti della concorrenza e del suo costante progresso.
L’Italia vanta al momento traguardi degni di nota – come ben 7 cantieri navali italiani inclusi nel Global Order Book 2022, una classifica che racchiude ogni anno i più grandi costruttori di imbarcazioni come superyacht e megayacht.
Tuttavia, per evitare di perdere il loro prestigio e la loro posizione favorevole, i cantieri navali italiani devono prestare attenzione agli ultimi avanzamenti nell’industria all’estero, ed in particolare in campo tecnologico.
- Sostenibilità ambientale
Per rispondere concretamente all’esigenza di un’industria più sostenibile e rispettosa dell’ambiente, i cantieri nautici italiani necessitano di ridurre il loro impatto ambientale.
Ciò costituisce una sfida di cui si parla da lungo tempo e che con molta probabilità governerà i prossimi decenni del settore nautico, con ‘sotto-sfide’ quali la riduzione delle emissioni, la scelta di materiali sostenibili e una migliore gestione dei rifiuti.
- Nuove normative
Le normative in costante cambiamento possono costituire un ostacolo per l’efficienza e la stabilità dei cantieri navali – sia per quanto riguarda i cambiamenti alle leggi nazionali, che a quelle internazionali.
Si tratta di un punto fondamentale a cui i cantieri navali italiani dovranno prestare attenzione, per conservare i propri traguardi e la loro posizione favorevole all’interno del settore.
- Gestione del personale e attrazione di talenti specializzati
L’industria cantieristica è nota per la sua domanda di forza lavoro altamente qualificata, come per la richiesta di ingegneri, tecnici e operai specializzati.
Mantenere, attrarre e sviluppare tale personale costituirà una vera e propria sfida, soprattutto in ottica di competere con le aziende estere.
Le imprese nautiche italiane dovranno dunque dimostrarsi pronte e migliorare quanto possibile le condizioni di lavoro dei propri addetti, per rendersi più attraenti e invitanti nei confronti delle figure specializzate di cui hanno bisogno.
- Tecnologie emergenti
L’ultima sfida futura dei cantieri nautici italiani (e forse la più importante) riguarda l’adozione delle ultime tecnologie di settore.
Le continue innovazioni in campo di automazione, digitalizzazione e intelligenza artificiale offrono una possibilità alle aziende italiane di rendere le proprie operazioni più efficienti e di mettersi al riparo da errori o problemi in fase di produzione.
L’integrazione di queste tecnologie richiede investimenti in termini di formazione del personale e aggiornamento dei processi produttivi, ma può portare benefici significativi sia nel breve che, soprattutto, nel lungo periodo.
Aumentare l’efficienza e la sicurezza nei cantieri navali italiani con l’aiuto di un software
Come abbiamo visto, l’uso di tecnologia adeguata costituisce uno degli aspetti che più possono fare la differenza nella competitività ed efficienza dei cantieri navali italiani.
Adottando i giusti strumenti, infatti, gli stabilimenti nautici possono:
- Ridurre al minimo il rischio di errori in fase di produzione;
- Garantire l’efficienza dei processi produttivi;
- Mettersi al riparo da violazioni delle norme e danni legali.
Per fortuna, per questo e molto altro esiste PlanRadar – il software gestionale scelto da aziende nautiche come Dufour e Greenline Yachts, che permette di gestire con efficacia e accuratezza le operazioni in cantiere e in fase di post-vendita.
Come?
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